Salve readers! Per la rubrica Intervista con l’Autore, oggi vi presento Elisa Crescenzi, autrice di Anime Sbagliate Destini Incrociati primo libro della Soul’s Series.
Ciao Elisa e grazie mille per la disponibilità nel voler rispondere alle mie domande.
Grazie a te per ospitarmi qui
oggi.
Parliamo un po’ di te.
Com'è nata la tua passione per la scrittura?
È nata in un periodo un po'
“no”, in cui nulla mi sembrava al posto giusto. Ho creato un
mondo alternativo in cui rifugiarmi, dove ogni cosa poteva essere
come IO volevo, e non dovevo rendere conto a nessuno. Da qui nascono
i miei primi due personaggi e la loro trilogia, Jhonatan e Olivia,
della Happines Series. Parliamo ormai di cinque anni fa all’incirca,
dove ho capito che la scrittura può salvarti realmente o almeno è
quello che è accaduto con me.
Cosa significa per te scrivere?
Tutto. A volte è come un
esigenza costante, non sono io a decidere quando e come farlo, è lei
che mi spinge a creare, è come se fossi un burattino nelle mani di un
burattinaio: è lui che muove i fili e quindi la mia passione.
Scrivere è a volte un'ancora di salvezza., altre ti entra talmente
dentro, che fatichi a contenerne le emozioni, ma non cambierei questo
mio modo di viverla in nessun modo.
Cosa provi mentre metti nero su bianco la storia dei tuoi personaggi?
Quando una storia nasce nella
mia testa comincio ad immaginare i personaggi che si muovono in
diverse ambientazioni, come sarebbe se si parlassero e conoscessero
tra loro, da lì partono i diversi intrecci della trama, e di
conseguenza la prima stesura del romanzo. Le mie scalette solitamente
non vengono mai seguite alla lettera, sono imprevedibile ed impulsiva
e tante volte stravolgo le mie stesse storie in stesura. È sempre
emozionante vedere ciò che succede e tante volte sono gli stessi
personaggi a sorprendermi. So che può sembrare una cosa poco
normale, ma per me è come se loro fossero realmente esistenti,
pazzia?! Può darsi…
Come mai hai deciso di scrivere storie d’amore? Cosa rappresenta per te?
Non lo so cosa mi abbia spinto
a scrivere proprio d’amore, forse perché è una delle cose in cui
credo maggiormente. È un filo conduttore invisibile, che ti spinge a
migliorarti ogni giorno, anche se tante volte non è esattamente come
quello che si legge nei romanzi. Io cerco di scrivere storie d’amore
REALI, che possano spingere il lettore ad emozionarsi, ma anche a
ritrovarsi in quelle righe e in quei personaggi. Vorrei che leggendo
una delle mie storie, si potesse dire “oddio anche a me è successa
questa cosa”. Voglio emozionare senza ricorrere troppo alla
fantasia.
Forse
per questo tante volte ho paura di cadere nel banale, sono un tantino
critica verso me stessa, forse per chi mi conosce sa che quel tantino
è molto di più.
Cos’è
l’amore per me? Beh può essere vita e morte al tempo stesso,
dipende come tu ti poni nei confronti di questo sentimento. Bisogna
imparare ad amare, perché se ti lasci travolgere, finisci con
l’annullarti e in quel caso non ne vale mai la pena.
Quale libro sceglieresti per portare con te durante una vacanza?
Sicuramente un libro di Anna
Premoli, una delle mie autrici preferite. Con lei andrei sul sicuro,
non delude mai con i suoi libri, estremamente semplici e reali, ma al
tempo stesso incisivi e che ti restano dentro. Il mio preferito è
l’ultimo che ha pubblicato “L’amore è sempre in ritardo”, ho
amato il personaggio di Norman. Penso che capisci quanto un libro ti
è rimasto dentro, se una volta chiuso ancora ripensi a quei
personaggi.
Chi sono i tuoi più grandi sostenitori e i tuoi più grandi critici?
La mia più grande
sostenitrice nella vita era mia nonna, a lei devo tanto, forse tutto.
Se oggi sono qui a cercare di realizzare nel mio piccolo, questo
sogno è proprio per lei.
Nel
quotidiano in pochi conoscono questa mia voglia di arrivare con le
mie storie, ma chi mi è più vicino come il mio fidanzato, cercano
di sostenermi sempre.
Le
mie lettrici, quelle che non credevo che avrei avuto, sono un
sostegno costante con messaggi e parole carine, riescono sempre a
farmi sorridere ed emozionare. Ho avuto la fortuna di conoscere anche
tante autrici, forse la mia pecca è il non essere competitiva, ma di
fatto sono riuscita a stringere diversi legami che ancora oggi, dopo
diversi mesi, sono duraturi e forti. I critici non saprei, forse
proprio certe autrici/amiche che mi spronano ogni giorno a fare
meglio, non riesco a vedere però il loro “criticare” come tale,
ma più come un consigliarmi e aiutarmi a migliorare
Ti sei affidata a un grafico per la copertina del tuo libro o hai fatto tutto da sola?
Ti parlo di Anime Sbagliate in
questo caso perché è stato il mio primo libro in self su Amazon. Ho
scelto personalmente l’immagine e ciò che volevo arrivasse, ma la
copertina, come quella de “La libreria dei sogni” è stata
progettata e creata da un grafico, Alfredo Crescenzi. Già, si tratta
di mio fratello, mi è andata di super lusso!
Credi che i social network siano importanti per farti conoscere come autrice e per far conoscere il tuo romanzo?
Purtroppo sì! Fosse per me ne
farei volentieri a meno, credo che i social siano la nostra rovina,
ma ahimè nel 2018 se vuoi cercare di far conoscere le tue storie
devi per forza usufruirne. Tante volte però vorrei poter avere a
disposizione altri modi per farmi conoscere e far conoscere quello
che ho da raccontare.
E ora parliamo un po’ della tua storia.
Come sono nati Giulia e Stefano?
In modo del tutto naturale…
ero in piedi a guardare una partita di calcio del mio ragazzo, quando
è nata una piccola discussione in campo. Lì, nel mezzo del caos è
come se avessi visto Giulia e Stefano muoversi, guardarsi e
innamorarsi. Il Follow Me, il locale di cui parlo nel mio romanzo, è
un pub che realmente esiste nella mia zona, non ha questo nome ed è
completamente differente, ma mi ha ispirato molto durante la fase
iniziale di stesura.
I tuoi personaggi assomigliano a qualcuno che conosci o preferisci non farti influenzare da nessuno?
No, sono sempre frutto della
mia fantasia, forse c’è tanto di ciò che sono io, ma nulla è
tratto dalla realtà per quanto riguarda loro. Avete presente il
gioco “The Sims”? ecco, più o meno funziona così per me.
Comincio dall’aspetto esteriore, andando al passo con i tratti
caratteriali, fino a vedere il mio personaggio, in questo caso Giulia
e Stefano, fare i primi passi da loro.
Quanto c'è di te nei tuoi personaggi?
Ogni personaggio ha un lato
caratteriale che mi rappresenta, non lo faccio volontariamente, lo
faccio inconsapevolmente. Quando poi rileggo la storia, mi accorgo di
quello che ho fatto, ma è bello lasciare il proprio segno in ognuno
di loro, è un modo per far conoscere chi sono io realmente.
Se tornassi indietro, vorresti cambiare qualcosa della storia oppure la lasceresti esattamente così?
Nulla! Stranamente sono
soddisfatta della storia, mi sono emozionata con loro e sono riuscita
a farmi coinvolgere nonostante sia stata io a scriverla. Le storie che “creo” le amo così come sono, cambierei il mio modo forse un
po' troppo banale di raccontare.
Nel tuo libro si affrontano diversi temi quali la perdita, l’amicizia, l’amore, il trovare la propria strada. Quanto contano per te?
Sono temi importanti e dal
forte impatto. La perdita, anche se differente, ho dovuta affrontarla
anche io, e nonostante sia passato un anno ancora oggi non me ne
capacito. Ogni volta che qualcuno scompare dalla mia vita, perdo un
pezzo di quella che sono, un po' mi spengo. La vita è sempre troppo
breve e noi perdiamo tempo in cose talmente futili che non ci
accorgiamo che la sabbia a nostra disposizione nella clessidra sta
per terminare. L’amore come già detto prima è importante, ma
bisogna sempre saperlo prendere nel modo giusto. Parlo di trovare la
propria strada, perché io a trent’anni continuo a sentirmi fuori
posto, ed è brutto per se stessi. Non so se ho sbagliato tutto, o se
pretendo troppo da me stessa e dagli altri, ma di certo la mia strada
non l’ho ancora trovata.
I tatuaggi ricoprono il corpo di Stefano, come mai hai voluto descriverlo così? Sei amante dell’inchiostro sulla pelle?
Il pensiero che ho scritto in
uno dei primi incontri tra Stefano è Giulia è il mio modo di
pensare. Io amo i tatuaggi e ne ho di diversi e tanti altri che vorrei
farmi, ognuno per me ha un significato particolare, non sono mai
fatti a scopo “decorativo”. Stefano ha il corpo ricoperto di
tatuaggi proprio perché lui ha dovuto affrontare tanto ed il dolore
per quei disegni era il suo modo di evadere. Gli altri lo vedono per
il solito bello ma dannato, quello che non resisterebbe due giorni
con la stessa donna, ma Stefano è tutt’altro: è un ragazzo con un
passato troppo ingombrante e un cuore talmente grande che fatica lui
stesso a contenere.
Come mai hai deciso di comporre una Playlist per il tuo libro?
Non sempre scrivo con la
musica a farmi compagnia, ma in questo caso l’ho fatto e mi piaceva
l’idea di portare il lettore a provare le mie stesse emozioni nello
scrivere di questi personaggi con quella canzone a farmi da
sottofondo.
Spero
sia stata una cosa gradita da loro.
Senza fare troppi spoiler, ci puoi dire cosa accadrà nel prossimo capitolo della serie?
Mi viene da sorridere perché
in questi giorni ho ricevuto davvero tanti messaggi per l’uscita
del secondo libro della serie. Dopo tre mesi Anime Sbagliate esiste
ancora, anche se per pochi, ma c’è e voi ve lo ricordate ed io non
potrei sentirmi più onorata di così. Il secondo volume, Anime Perse
Destini Ritrovati è in conclusione, poi ci vorrà un attenta
revisione, quindi purtroppo non mi sento di sbilanciarmi con la data
d’uscita, prendetela come una sorpresa. Penso che per fare un buon
lavoro e consegnare ai lettori un libro, che possa essere definito
tale, io in quanto “scrittrice” devo cercare di fare del mio
meglio, gli errori ci saranno, ma voglio provare a regalarvi emozioni
senza troppi singhiozzi ecco. Comunque tornando ai piccoli indizi, il
secondo libro parlerà di Sebastiano e Alessandra. Il tema trattato
sarà molto differente, ci saranno emozioni forti, spinte e tante
volte caotiche. Conosceremo un lato fuori dalle righe di Seba, mentre
andremo oltre le apparenze estetiche di Alessandra. Spero di
sorprendervi perché con questo storia ho cercato di toccare punti
che non ho toccato con la recedente. Non amo le scene con troppo
sesso, non credo di essere così brava nelle descrizioni di quel
tipo, e si rischia di cadere nel volgare in un attimo. Spero comunque
apprezzerete questo pizzico di eros in più.
Anime
Gemelle, Destini Nascosti parlerà delle varie sfumature
dell’amicizia e tutto il peso delle conseguenze che portano certe
decisioni nella vita. Avremo un Michael che si troverà a dover
affrontare i propri sentimenti e una Cristina che dovrà fare i conti
con altri tipi di affetti.
L’ultimo
libro, Anime Smarrite Destini Segnati, non vedo l’ora di scriverlo,
proprio perché amo il personaggio di Davide, sprint e solare sempre.
Ci saranno temi un po' forti, che saranno alleggeriti dal suo modo di
essere. In questo romanzo troveremo l’epilogo finale di tutta la
serie.
Spero
che per voi sia un crescendo di emozioni e sensazioni.
E infine, dicci perché i lettori dovrebbero leggere il tuo romanzo.
Non c’è un perché… o
almeno io non ce l’ho, non sono mai stata brava a “vendermi”
figuriamoci! Penso che Anime Sbagliate abbia una storia da raccontare
al di là delle parole, che potrebbe essere anche la vostra.io sono
cresciuta con questo romanzo e spero che anche voi possiate trovare
in questi personaggi un modo nuovo di affrontare le diverse
difficoltà.
Grazie mille Elisa per aver risposto a tutte le domande.
Grazie di cuore per tutto.
Sono davvero molto felice per aver potuto farvi conoscere meglio questa bravissima autrice dall'animo romantico ma realistico al tempo stesso.
Seguitela sui social non ve ne pentirete! E, per chi ancora non avesse letto il suo libro vi lascio il link d'acquisto!
BUON SABATO READERS E ENJOY THE READING!
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