domenica 21 ottobre 2018

Intervista con l'Autore!






Buongiorno readers!
Eccomi di nuovo qui a proporvi una curiosa intervista
ad un’altra scrittrice emergente dall’immenso talento,
sto parlando di Alexandra Rose, autrice de Il destino della Rosa Blu.




Ciao Alexandra e grazie per aver accettato di rispondere alle mie domande riguardo la tua opera.

Ciao, carissima! Grazie a te per questo spazio!



Allora, parliamo un po’ di te, quando ti sei avvicinata al mondo della scrittura e perché?


L’esigenza di inventare storie è qualcosa che mi porto dentro fin dall’infanzia. Ho iniziato con i fumetti, poi, quando ho imparato a leggere e a scrivere, ho buttato giù le primissime righe in un vecchio diario segreto (lo custodisco ancora!).  Da allora ho abbozzato la prima storia e non ho più smesso, anche se non sono sempre stata costante.



Che emozioni ti dà poter immaginare uno scenario nel quale inserire personaggi, dialoghi, pensieri e tanto altro per creare le tue storie?

E’ un’emozione incredibile. Mi sento come se mi fossi catapultata in quelle determinate scene, come se ci fossi dentro anche io e le stessi vivendo. Ho spesso provato il batticuore, l’adrenalina, l’ansia e il terrore. Mi plasmo nei miei personaggi, entro nella loro testa. E’ indescrivibile, una droga.



Chi, tra le persone a te care, è il tuo più grande ammiratore e chi il tuo più grande critico?


Il mio più grande ammiratore… mmh… ho alcune amiche che mi sostengono e che leggono con davvero tanto entusiasmo ciò che scrivo. Il più grande critico è invece il mio fidanzato.



Come ti descriveresti se dovessi usare tre aggettivi?

Leale, arrogante, orgogliosa.



Sei anche una grande lettrice, secondo te, la lettura e la scrittura sono correlate?

Sì, assolutamente. Non credo sia possibile scindere le due cose, se non si legge non si può scrivere o comunque non lo si può fare bene.



Quali sono i tuoi progetti futuri?

A gennaio uscirà il The Room, un romance erotico scritto a quattro mani con una mia amica e collega. Ho in mente un fantascientifico e un fantasy-distopico che spero di poter scrivere nel 2019!



Per la pubblicazione del tuo romanzo hai deciso di auto-pubblicarti, come mai non hai scelto una casa editrice?

Ho avuto delle brutte esperienze con alcune CE minori. So bene che non tutte le piccole case editrici sono così, ma ho deciso di non rischiare più e di fare tutto da sola. Certo, è pesante e io non sono perfetta, ma faccio del mio meglio per dare al pubblico un lavoro degno dei soldi che pagano. Non escludo però altre possibilità in futuro; forse devo solo ritrovare la fiducia che ho perso nell’editoria tradizionale.



Hai letto altri romanzi di autori emergenti? Com'è il tuo rapporto con loro?

Oh, sì! Cerco sempre di leggere autori self o emergenti, e devo dire di essere contenta di questa scelta perché ho scoperto autori validissimi. Cerco sempre di creare un buon rapporto con gli altri emergenti, perché secondo me l’unione fa la forza.



Qual è il tuo genere preferito in assoluto? E, se fossi costretta a scegliere un solo libro da portare con te in un viaggio, quale sceglieresti?

Il mio genere preferito è il fantasy romance, quando c’è un libro con queste caratteristiche impazzisco. Ti direi uno degli ultimi che ho letto: Fidanzati dell’Inverno. Bellissimo!







Ed ora facciamo qualche domandina inerente al tuo bellissimo fantasy.


Adoro la copertina de Il Destino della Rosa Blu, l’hai fatta tu o ti sei affidata a un grafico?

Io non sarei proprio capace! Ho scelto una grafica fenomenale di cui mi fido, Catnip design. ;



Quando e come è nata questa storia?

Questa storia esiste nella mia testa da sempre, in diverse forme ma con lo stesso tema centrale. La prima vera bozza l’ho scritta a sedici anni. Mi piace pensare di essere riuscita a darle ora la forma definitiva. Ne sono orgogliosa e la amo immensamente.



Se tornassi indietro, cambieresti qualcosa o lo lasceresti esattamente così?

Ho fatto tantissimi cambiamenti prima di pubblicarla, quindi direi che la lascerei così.



È la tua prima storia, quanto c'è di te nei personaggi?

Ognuno di loro ha un pezzetto di me. In Elìnor c’è la forza e l’amore per la medicina, in Dorian il mio orgoglio, in Eric e Delilah il mio lato oscuro, quello di ogni essere umano.


Ti sei ispirata a persone che conosci per le descrizioni e i modi di fare dei tuoi protagonisti?

No. Sono nati così nella mia testa, in modo del tutto naturale; è come se fossero delle persone reali e mi limitassi a trascrivere il loro modo di essere.



Nel tuo romanzo si può trovare amore ma anche amicizia, quanto sono importanti per te?

Fondamentali. Sono quel tipo di persona che ha le stesse amicizie da decenni e che se si innamora perde del tutto la testa! Sembro una ragazza fredda, ma sono una romanticona.



Hai scritto di magia, profezie e rituali, sei appassionata di tutto quello che riguarda quel mondo mistico e magico?

In un certo senso sì. Penso che derivi un po’ dalle mie letture, ho sempre amato leggere fantasy per cui mi è venuto spontaneo.


Senza fare troppi spoiler, cosa ci dobbiamo aspettare dal secondo ed ultimo volume di questa dilogia?

Amore, combattimenti e tantissime rivelazioni!


Infine, dicci perché i lettori dovrebbero scegliere Il Destino della Rosa Blu per una piacevole lettura?

Credo potrebbe piacere ai lettori amanti del fantasy, ma anche a chi cerca di immergersi in un mondo magico e lontano, dove l’amore e il coraggio sono l’appiglio per sopravvivere. Lo consiglio a chi ama le storie passionali e gli amori tormentati e impossibili.  





Grazie mille Alexandra per la tua disponibilità e per aver risposto alle mie domande!




Nell'attesa dell'uscita del seguito de Il Destino della Rosa Blu, vi lascio il link d'acquisto e il link per seguirla su Instagram!




Grazie Readers e ENJOY THE READING!

Intervista con l'Autore!





Buongiorno lettori oggi voglio iniziare una nuova rubrica dedicata interamente alle interviste con gli autori emergenti di cui ho letto i libri.


La primissima scrittrice che ho il piacere di ospitare è Giuliana Tunzi, autrice di Bibury's Sweet.




Grazie mille Giuliana per aver accettato di rispondere alle mie domande.


Grazie mille a te Lara per avermelo chiesto!

Parliamo un po’ di te, hai sempre avuto la passione per la scrittura? 

Sì, da piccola mi regalarono una macchina da scrivere giocattolo e passavo le ore seduta davanti a quell’aggeggio a fingermi una scrittrice di successo che sfornava pagine a tutta forza. Essendo cresciuta con il mio gemello, i nostri giochi erano vari e molto divertenti e diciamo che la fantasia non mancava mai! Così iniziai a scrivere mini racconti che gli leggevo per farlo spaventare! Lo so, sono una sorella terribile!

Ho avuto modo di parlare diverse volte con te e mi sei sembrata una persona dolcissima ma anche molto determinata, sei d'accordo oppure ti descriveresti diversamente? 

Grazie Lara!! Spesso però quando parliamo di dolcezza e bontà le persone arricciano il naso giudicando pesantemente e talvolta etichettando le persone come “false” e “con scopi ben precisi”, quindi cerco di essere semplicemente me stessa senza etichettarmi! Viviamo in un mondo, dove l’essere buoni viene visto come un sintomo di stupidità purtroppo. Sull’essere determinata invece ti do ragione. È una cosa bellissima che cerco di comunicare a tutti, perché è facile appoggiarsi agli altri ma noi in realtà seguiamo noi stessi. Siamo noi che prendiamo decisioni ogni singolo momento e noi che decidiamo i nostri attimi! Quindi, perché aver paura di inseguire i propri sogni? Sono una persona che cerca di mostrarsi molto forte ma che dentro di se vive di dubbi e di perché come chiunque altro, ma che cerca di non tirarsi mai indietro, perché una vita di rimpianti sarebbe una vita a metà.



Hai scritto un altro romanzo prima di Bibury's Sweet che s’intitola Empty, il potere, da dove è nata quell’idea? 

Empty è nato da un sogno che feci a sedici anni, cioè l’età in cui l’ho scritto. Ci tengo a precisarlo, perché so che il genere fantasy del 2006 non è più quello del 2018. Dei fantasy attuali ci sono alcuni così geniali che mi fanno sentire quasi folle nel voler riproporre il mio ahahah. Però per me Empty è la mia prima storia scritta e ci tengo veramente tanto. L’ho custodito per ben dieci anni fino a quando nel 2016 non ho deciso di pubblicarlo. Nel 2006 non ero ancora pronta e probabilmente ho perso tante opportunità ma mi piace pensare che forse, non era ancora il momento giusto!



Quando da piccola ti chiedevano cosa volessi fare da grande, qual era la tua risposta? 

L’attrice!!! Ahahah me lo ricordo ancora! Guardavo continuamente i red carpet con tutte quelle bellissime attrici e sognavo di poter indossare i loro abiti in cui si sentivano a loro agio e sicure. Sognavo di salire sul palco degli Oscar e poter dire “And the Winner is…”
Non ero così pazza da pensare che potessi vincerlo però ahahah.
In qualsiasi caso sono troppo timida anche solo per pensarci, però ho frequentato per parecchi anni il corso teatrale mettendo in scena alcune opere e mi sono riscattata perché volevo almeno provarci! (Questo per tornare alla domanda sull’essere tenace Lara ahaha) Bisogna provarci sempre e comunque e andare contro se stessi! 

Chi sono i tuoi più grandi sostenitori e i tuoi più grandi critici? 

Eh… bella domanda! Penso che la mia Editor sia entrambe le cose! È la mia guru! L’adoro e ricordo ancora quando iniziammo a lavorare su Bibury’s Sweet. Non riuscivo a non pensare.: “oddio, non le piacerà. La mia scrittura è pessima, lei è una vera scrittrice” e cose così, ma lei mi ha fatto credere in quello che stessi facendo giorno dopo giorno e mi sostiene tantissimo così come critica il mio lavoro se sa che non mi sono impegnata! Non si perde in chiacchiere se il pezzo non le piace, ed è giusto che sia così, ed ecco perché é la mia guida! Poi ovviamente ci sono i miei genitori, i miei fratelli e i miei amici che mi sostengono e mi distruggono come solo loro sanno fare!

Hai letto altri libri di autori emergenti? Se sì, che rapporto hai con loro? E quale consiglio ti senti di dargli? 

Certo che li ho letti e non smetterò mai di farlo! Li leggevo ancor prima di pubblicare il mio. Molte opere di scrittori famosi sono sopravvalutati secondo me, ed ecco perché cerco sempre letture fresche di gente che non scrive per il pubblico, ma per se stesso. Mi spiego: quando raggiungi una certa fama, sei costretto s seguire degli standard, anche se vedi il finale diversamente. Quando non hai quest’ansia e regole ben precise, sei semplicemente te stesso! Se leggessimo gli inediti dei grandi scrittori, ci accorgeremmo di quanti finali diversi ci sarebbero nelle loro storie. Ne sono certa. 

Quali saranno i tuoi progetti futuri, se li hai già in mente? 

Progetti futuri? Indubbiamente di continuare a scrivere come ho sempre fatto e di potervi far leggere al più presto la saga di Empty, così come la continuazione di Bibury’s Sweet!







Ed ora qualche domandina inerente al tuo romantico racconto.



Da dove nasce l'idea di Bibury's Sweet?

Da un viaggio che feci in Inghilterra. Trovai Bibury per puro caso e me ne innamorai perdutamente! Immaginai Jude e Liz ad Arlington Row ma non sapevo ancora la storia, quella mi è venuta una volta che mi sono seduta davanti al pc! In realtà ha preso forma da sola. Giuro, sembrava una magia! L’ho scritto in un mese e me ne stupisco ancora ma mi sono resa conto che scrivendo il secondo, avevo ancora la stessa passione e le pagine volavano. Non mi succede mai ma Jude e Liz hanno molto da raccontare ancora a quanto sembra!





Con questo romanzo hai deciso di auto-pubblicarti, come mai non hai scelto una casa editrice? Consigli agli altri autori il self-publishing? 

Perché ho provato “l’emozione” della CE con Empty e non intendevo ripeterla! Se un libro non ha un nome famoso non vuol dire che è spazzatura. Volevo mettermi in proprio e fare tutte quelle cose che ho fatto ugualmente avendo una CE, anche se non famosa e sinceramente? Mi trovo molto meglio! Il mio consiglio per tutti gli autori emergenti è proprio quello di non inseguire solamente il “pubblicato da” ma di investire su loro stessi. È giusto saper distinguere le due cose. Abbiamo creato il nostro libro e sappiamo anche metterlo in mostra!

Quanto c'è di te nei personaggi del tuo libro? E qual è il tuo preferito, se c'è ovviamente?

Io li amo tutti e ognuno di loro è stato fondamentale nel racconto. Mi sono divertita a cambiare ruolo continuamente ma Jude.. e non lo dico solo perché è il personaggio maschile principale… Jude è stata una vera impresa! Dovevo farlo crescere e dovevo descriverlo attraverso Liz! Dovevo farlo emergere e far capire che soffriva e che si era perso ma non potevo farlo parlare in prima persona. L’ho amato realmente. Era nel mio cuore costantemente perché la sua sofferenza era la mia!

In Bibury's ho colto l’aspetto del “se ci credi davvero puoi farlo”, è un tuo modo di pensare anche nella realtà? Quanto credi sia importante credere nei propri sogni?

Sì! Ripeto, non sono la ragazza impavida che sfida il mondo, ma cerco assolutamente di non arrendermi mai! Sono crollata mille volte ma alla fine mi ripeto sempre che è giusto lottare e mi rialzo riprovandoci ancora. Non voglio crogiolarmi nella non riuscita, perché d’altronde, nessun obiettivo è facile da raggiungere! Non arriverò ai piani alti ma almeno ci avrò provato.

C'è qualcosa che cambieresti in Bibury's Sweet oppure lo lasceresti esattamente com'è?

Lo lascerei così. Girando ogni pagina mi ricordo sempre i momenti in cui l’ho scritto o cosa stavo facendo, i miei pensieri su ogni dialogo, le risate o: “che battuta scema ho fatto?”.  Non potrei mai cambiarlo. Quando ho messo l’ultimo punto ero pronta a renderlo pubblico senza pensare troppo e voglio continuare a farlo.

Ti sei affidata a un editor e a un grafico per la copertina del tuo libro, quanto pensi che queste figure siano importanti per un buon risultato finale?

Tantissimo! Senza loro la mia opera sarebbe incompleta. L’editor ti guida, spingendoti a migliorare perché sa che puoi farlo. Conosce il tuo potenziale e sa che quel pezzo puoi trasformarlo in qualcosa di molto meglio. Crede in te, quando tu smetti di farlo. Mentre un grafico entra in sinergia con te. Discute le sue idee in base a ciò che gli racconti della storia. S’interessa e cerca di scoprire dettagli per poi dare un volto a qualcosa che credevi esistesse solo nella tua testa! Da un’immagine visiva di ciò che ci si aspetta e studia i dettagli affinché tutto sia perfetto.
Veramente non potrei mai pubblicare un libro senza loro. Sono una parte molto importante!

Ed ora parliamo di pubblicità, ti affidi molto ai social network per pubblicizzare il tuo romanzo? Trovi che siano utili per questo scopo?

Di questi tempi è l’unico metodo che abbiamo, quindi sì. Sono molto utili per farsi conoscere ma bisogna saperli usare ovviamente. Io cerco sempre di non mettermi in primo piano con il libro perché è lui che voglio far risaltare non me! Per carità, non dico che sia sbagliato, ma semplicemente che a me non piace, ho due profili, uno personale e uno dedicato ai miei libri proprio per questo.

Nel tuo romanzo si parla di vita di città e quella opposta dei paesini, quale ti si addice maggiormente? 

Quella di città! Mi diverto un sacco a parlare di Bibury ma non riuscirei mai a viverci. Sono abituata ad avere tutto a portata di mano e per assurdo mi piace rimanere bloccata nel traffico. Mi piace vedere i cambiamenti e le evoluzioni. Mi piace poter aver scelta quando esco e sentire il rumore dei passanti che vivono la loro vita frenetica ogni secondo. Dei paesini mi piace l’innocenza che usano. Sono sinceri, si conosco, sono uniti e festeggiano per qualsiasi cosa, però sono dei gran chiacchieroni gli abitanti e ogni evento diventa una lezione di taglio e cucito sui passanti e questa cosa la detesto. La privacy è tutto per me!



L’amore la fa da padrone nella tua storia, ci credi fortemente? Credi che ogni persona sia destinata ad incontrare la sua anima gemella?

Ci credo un po’ troppo, forse. Da quando sono piccola, parlo d’amore e fantastico su questo fantomatico ragazzo che arriverà a stregarmi il cuore.
Mi piace pensare che ognuno di noi sia destinato alla sua metà e che l’accontentarsi non ha mai reso una persona felice e io non voglio farlo. Voglio sempre chiedermi se n’è valsa la pena e poter dire di sì!

…Ed ecco perché sono ancora single e con molta probabilità farò la fine di Jane Austen che morì da sola. Ahahah

Un altro aspetto rilevante è l’amicizia, quanto sono importanti per te gli amici? Ti sei ispirata a qualcuno dei tuoi amici per Liz, Jude e gli altri ragazzi? 

Tantissimo! Gli amici sono un anello importante della vita! Sono sempre del parere del pochi ma buoni perché obiettivamente non ho paura della solitudine, so stare benissimo da sola e quindi quelli al mio fianco devono completare e non riempire la mia vita! Nello specifico non saprei dire chi è chi dei miei personaggi, perché i caratteri sono un bell’insieme di tutti loro e di ciò che viviamo quotidianamente.

È infine dicci perché, secondo te, i lettori dovrebbero scegliere Bibury's Sweet? 

Non c’è un perché! Bibury’s Sweet parla di amore, di sogni, di ambizioni, di temi importanti e attuali così come di principi con cui ci dovremmo svegliarci tutte le mattine: la famiglia, gli amici, la crescita, le difficoltà della crescita e le soluzioni. La vita è piena di imprevisti ma è facile scordarsi che i sentimenti non sono scontati ma al contrario vanno coltivati. Quindi, perché leggerlo? Perché vi sentirete a vostro agio con voi stessi. Siamo tutti Liz e Jude e vi farà ricordare la semplicità di ciò che facciamo ogni giorno ma allo stesso tempo, quanto tutto in un attimo può cambiare.



Grazie mille Giuliana per aver risposto a queste infinite domande e per essere sempre gentile e disponibile!



Grazie a te Lara! Per me è stato un vero piacere e ho adorato le tue domande!!





Grazie a tutti per aver letto questa bellissima intervista a Giuliana che io adoro e vi lascio il link per acquistare il suo bellissimo Bibury's Sweet e vi consiglio di seguirla perché ha sempre idee bellissime che condivide con i suoi lettori!




A presto readers e ENJOY THE READING!

sabato 13 ottobre 2018

Il Destino della Rosa Blu




Oggi addirittura due recensioni per farmi perdonare della troppa assenza!😍
Vi voglio parlare di questo libro Il Destino della Rosa Blu inviatomi in ebook dall'autrice Alexandra Rose che ringrazio ancora tantissimo per essersi fidata del mio giudizio.


Alexandra Rose nasce a Cagliari nel 1991. Appassionata di manga e fumetti fin da piccola, ha sempre amato creare storie e mondi lontani, complice la sua smisurata fantasia. Crescendo, il suo amore per la lettura e la scrittura si è intrecciato a quello per la medicina e la biologia. La scienziata che è in lei abbraccia la scrittrice: la sera ama rifugiarsi nei suoi universi immaginari dove l'amore, il coraggio e la determinazione sono in grado di superare ogni ostacolo e dissipare le tenebre.




TRAMA


Elìnor è una giovane fanciulla di venticinque anni che abita insieme a sua madre in un villaggio nei pressi delle Montagne del Nord, catena montuosa più impervia di tutto Algos. La sua vita da erborista e curatrice cambia in modo repentino una gelida mattina, quando scopre che il borgo in cui è nata e cresciuta è stato attaccato da un gruppo di mercenari assoldati dal sovrano della Terra di Helàn. Re Thanatos, infatti, mira a catturarla e averla al suo cospetto. 
Durante la fuga rocambolesca, la punta di un dardo sfiora la caviglia destra di Elìnor e dal sangue della ferita compare un misterioso e affascinante disegno di una Rosa Blu. 
Da quel momento in poi la sua vita si intreccia a quella di Dorian, nipote e sicario di Re Thanatos, e il mondo onirico nel quale i due si incontrano da sempre diviene più tangibile e reale. 
Elìnor si ritroverà coinvolta in qualcosa che sfugge alla sua comprensione, pedina di un destino irto di spine che non ha scelto, ma che si trova costretta a fronteggiare. Il suo coraggio e la sua forza saranno sufficienti a percorrerlo?



RECENSIONE


Questo primo romanzo di una dilogia fantasy ha come protagonisti principali Elìnor e Dorian, due ragazzi uniti da un destino che si prende gioco di loro, che li vede nemici ma anche indissolubilmente legati da un'attrazione e un amore indescrivibile e inspiegabile che inizia proprio in un sogno.


Aveva una strana sensazione, quelle mattina. Non sapeva con precisione perché, ma poteva chiaramente percepire una sospetta morsa al petto, ogni volta che cercava di ricordare il sogno della notte precedente.


Un giorno, il villaggio in cui vive Elìnor viene raso al suolo da alcuni sicari ingaggiati da Re Tanathos, un uomo crudele e assettato di potere che dà il compito di uccidere tutti eccetto lei.
La ragazza assiste alla morte della madre e cerca inutilmente di fuggire ma viene colpita alla caviglia da una freccia e dal sangue compare il famoso tatuaggio di una rosa blu.
La giovane fanciulla è impaurita e non sa spiegarsi il perché solo lei, una semplice erborista di un villaggio sperduto, è sopravvissuta ad un simile massacro e, mentre i suoi assalitori dormono beatamente attorno ad un fuoco, lei tenta inutilmente di sciogliere le funi che la tengono imprigionata ma inutilmente finché un giovane soldato dagli occhi verdi che lei riconosce immediatamente, la libera. Dorian, l'uomo che da sempre la assilla durante i suoi sogni, è il nipote del Re ed è il suo personale sicario e ha il compito di portarla al suo castello. Ma la situazione non procede secondo i piani ed entrambi vengono rapiti dall'esercito Lord Andreia che è a capo della fazione che vuole ribellarsi alla tirannia del Re.
Qui le loro strade nella vita reale di dividono: Elìnor scopre di essere la Guardiana della Rosa Blu e si allea con l'esercito dei Ribelli mentre Dorian è rinchiuso nella prigione del castello in quanto nessuno sa veramente chi sia il ragazzo.
I due però continuano ad incontrarsi nel mondo onirico ed Elìnor sente l'irrefrenabile voglia di poterlo incontrare anche nel mondo reale e i pochi incontri scuotono la ragazza a tal punto da non essere più padrona di sé stessa. Una sera però Dorian riesce a fuggire e torna al Castello dove lo aspetta il suo odiosissimo cugino, Eric, figlio del Re e molto più assetato di potere e sangue del padre.


Dentro gli occhi neri di Eric si annidava uno scintillio pericoloso e le tenebre parevano seguirlo alla stregua di un drappo. 


Purtroppo le cose cambiano ulteriormente quando vengono a conoscenza di una seconda guardiana, una piratessa crudele e sanguinaria di nome Delilah che viene marchiata dal tatuaggio di una rosa rossa che compare sulla sua spalla e tutti la vogliono come loro alleata per vincere la guerra. 
Non posso dire di più altrimenti scoprireste troppo ma posso dire che, man mano che si prosegue nella lettura, si scoprono tanti avvenimenti e si hanno tante rivelazioni anche al riguardo del sogni in cui si incontrano Elìnor e Dorian ma anche Eric e Delilah.


Che dire, la scrittura dell'autrice è sofisticata e sicuramente adatta al luogo e al tempo in cui la storia è narrata. Le descrizioni sono minuziose e consentono di visualizzare egregiamente tutte le situazioni. La narrazione è in terza persona e in certi casi l'ho trovata un pò distaccata ma solamente nei primi capitoli che ho faticato a leggere forse perché un pò troppo lunghini e senza grossi colpi di scena. Ma, dalla metà in poi la storia si è fatta molto appassionante e avvincente e i capitoli scorrevano come acqua forse grazie anche ai punti di vista di tutti e quattro i protagonisti principali.


Algos mi ha affascinato per i molteplici paesaggi e per la moltitudine di mistero, magia, misticismo che aleggia in ognuno di loro. Elìnor mi piace molto come ragazza perché è semplice e tranquilla ma, allo stesso tempo, è grintosa e audace. Il suo voler a tutti i costi combattere per proteggersi e scoprire il vero motivo del famoso tatuaggio la spinge all'estremo ma la rende sicuramente molto più forte. Dorian, beh che dire, è un ragazzo dallo sguardo magnetico e le fattezze da soldato ma la sua stazza e le sue missioni non hanno niente a che vedere con chi è in realtà. Poi c'è Lucien, uno dei soldati di Lord Andreia che mi è stato simpatico fin dal principio per il suo istinto di protezione nei confronti della ragazza e il loro rapporto di amicizia si approfondisce sempre più.
Eric e Delilah sono gli esatti opposti di Elìnor e Dorian ma non voglio dirvi di più...

In sostanza, vi consiglio di leggere questo romanzo che vi catapulterà in una terra lontana piena di mistero, profezie e incantesimi.
Faccio ancora i miei complimenti a questa giovane autrice emergente che sono certa ci stupirà con il secondo ed ultimo volume di questa storia (che non vedo l'ora di leggere ovviamente) e che, sono sicura, ci fornirà altre bellissime storie!

Vi lascio il link di acquisto del libro e il contatto dell'autrice che vi consiglio di seguire e 
ENJOY THE READING READERS!