Buongiorno readers!
Eccomi di nuovo qui a proporvi una curiosa intervista
ad un’altra scrittrice emergente dall’immenso talento,
sto parlando di Alexandra Rose, autrice de Il destino della Rosa Blu.
Ciao Alexandra e grazie per aver accettato di rispondere alle mie domande riguardo la tua opera.
Ciao, carissima! Grazie a te per questo spazio!
Allora, parliamo un po’ di te, quando ti sei avvicinata al mondo della scrittura e perché?
L’esigenza di inventare storie è qualcosa che mi porto dentro fin dall’infanzia. Ho iniziato con i fumetti, poi, quando ho imparato a leggere e a scrivere, ho buttato giù le primissime righe in un vecchio diario segreto (lo custodisco ancora!). Da allora ho abbozzato la prima storia e non ho più smesso, anche se non sono sempre stata costante.
Che emozioni ti dà poter immaginare uno scenario nel quale inserire personaggi, dialoghi, pensieri e tanto altro per creare le tue storie?
E’ un’emozione incredibile. Mi sento come se mi fossi catapultata in quelle determinate scene, come se ci fossi dentro anche io e le stessi vivendo. Ho spesso provato il batticuore, l’adrenalina, l’ansia e il terrore. Mi plasmo nei miei personaggi, entro nella loro testa. E’ indescrivibile, una droga.
Chi, tra le persone a te care, è il tuo più grande ammiratore e chi il tuo più grande critico?
Il mio più grande ammiratore… mmh… ho alcune amiche che mi sostengono e che leggono con davvero tanto entusiasmo ciò che scrivo. Il più grande critico è invece il mio fidanzato.
Come ti descriveresti se dovessi usare tre aggettivi?
Leale, arrogante, orgogliosa.
Sei anche una grande lettrice, secondo te, la lettura e la scrittura sono correlate?
Sì, assolutamente. Non credo sia possibile scindere le due cose, se non si legge non si può scrivere o comunque non lo si può fare bene.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
A gennaio uscirà il The Room, un romance erotico scritto a quattro mani con una mia amica e collega. Ho in mente un fantascientifico e un fantasy-distopico che spero di poter scrivere nel 2019!
Per la pubblicazione del tuo romanzo hai deciso di auto-pubblicarti, come mai non hai scelto una casa editrice?
Ho avuto delle brutte esperienze con alcune CE minori. So bene che non tutte le piccole case editrici sono così, ma ho deciso di non rischiare più e di fare tutto da sola. Certo, è pesante e io non sono perfetta, ma faccio del mio meglio per dare al pubblico un lavoro degno dei soldi che pagano. Non escludo però altre possibilità in futuro; forse devo solo ritrovare la fiducia che ho perso nell’editoria tradizionale.
Hai letto altri romanzi di autori emergenti? Com'è il tuo rapporto con loro?
Oh, sì! Cerco sempre di leggere autori self o emergenti, e devo dire di essere contenta di questa scelta perché ho scoperto autori validissimi. Cerco sempre di creare un buon rapporto con gli altri emergenti, perché secondo me l’unione fa la forza.
Qual è il tuo genere preferito in assoluto? E, se fossi costretta a scegliere un solo libro da portare con te in un viaggio, quale sceglieresti?
Il mio genere preferito è il fantasy romance, quando c’è un libro con queste caratteristiche impazzisco. Ti direi uno degli ultimi che ho letto: Fidanzati dell’Inverno. Bellissimo!
Ed ora facciamo qualche domandina inerente al tuo bellissimo fantasy.
Adoro la copertina de Il Destino della Rosa Blu, l’hai fatta tu o ti sei affidata a un grafico?
Io non sarei proprio capace! Ho scelto una grafica fenomenale di cui mi fido, Catnip design. ;
Quando e come è nata questa storia?
Questa storia esiste nella mia testa da sempre, in diverse forme ma con lo stesso tema centrale. La prima vera bozza l’ho scritta a sedici anni. Mi piace pensare di essere riuscita a darle ora la forma definitiva. Ne sono orgogliosa e la amo immensamente.
Se tornassi indietro, cambieresti qualcosa o lo lasceresti esattamente così?
Ho fatto tantissimi cambiamenti prima di pubblicarla, quindi direi che la lascerei così.
È la tua prima storia, quanto c'è di te nei personaggi?
Ognuno di loro ha un pezzetto di me. In Elìnor c’è la forza e l’amore per la medicina, in Dorian il mio orgoglio, in Eric e Delilah il mio lato oscuro, quello di ogni essere umano.
Ti sei ispirata a persone che conosci per le descrizioni e i modi di fare dei tuoi protagonisti?
No. Sono nati così nella mia testa, in modo del tutto naturale; è come se fossero delle persone reali e mi limitassi a trascrivere il loro modo di essere.
Nel tuo romanzo si può trovare amore ma anche amicizia, quanto sono importanti per te?
Fondamentali. Sono quel tipo di persona che ha le stesse amicizie da decenni e che se si innamora perde del tutto la testa! Sembro una ragazza fredda, ma sono una romanticona.
Hai scritto di magia, profezie e rituali, sei appassionata di tutto quello che riguarda quel mondo mistico e magico?
In un certo senso sì. Penso che derivi un po’ dalle mie letture, ho sempre amato leggere fantasy per cui mi è venuto spontaneo.
Senza fare troppi spoiler, cosa ci dobbiamo aspettare dal secondo ed ultimo volume di questa dilogia?
Amore, combattimenti e tantissime rivelazioni!
Infine, dicci perché i lettori dovrebbero scegliere Il Destino della Rosa Blu per una piacevole lettura?
Credo potrebbe piacere ai lettori amanti del fantasy, ma anche a chi cerca di immergersi in un mondo magico e lontano, dove l’amore e il coraggio sono l’appiglio per sopravvivere. Lo consiglio a chi ama le storie passionali e gli amori tormentati e impossibili.
Grazie mille Alexandra per la tua disponibilità e per aver risposto alle mie domande!
Nell'attesa dell'uscita del seguito de Il Destino della Rosa Blu, vi lascio il link d'acquisto e il link per seguirla su Instagram!
Grazie Readers e ENJOY THE READING!